MEMORIE. Ostia Antica
Dove vivevano due millenni fa cinquantamila persone, si estende oggi una delle più grandi aree archeologiche del mondo.
Un'ora o poco più di navigazione fluviale basterebbe a raggiungere Fori e Colosseo, ma Roma pensata da qui non potrebbe sembrare adesso più lontana.
Le rondini seguono in volo cardo e decumano, che tagliano l'antico abitato in quadranti immersi nel silenzio. Statue che fissano il cielo, il frenire delle cicale che in estate percorre l'aria arroventata dai marmi, gli aerei di Fiumicino - assieme ai turisti, certo - unico inflessibile richiamo alla contemporaneità.
La città è morta, la città è viva.
Ostium sta per foce, e infatti il Tevere appena prima di finire nel mare accarezza le insulae come a volerle consolare del trapasso. Ogni tanto un volo di aironi taglia un cielo che in certe giornate sembra infinito.
MEMORIE è un progetto fotografico sul passato.
Sulla vita di ieri di una comunità, coi suoi edifici e i suoi miti e i suoi dei.
Il ritratto postumo di una città che fa sentire ancora forte l'eco del suo tempo.